mercoledì 13 giugno 2012

FESTARCH PERUGIA,ASSISI,7-10 GIUGNO 2012










Il programma, molto vasto e articolato, ha compreso  eventi sia di natura locale, come il laboratorio di festarch.lab, nato dalla collaborazione tra festArch e GATR (Giovani Architetti di Terni) e già sperimentato lo scorso anno; sia eventi che abbracciano il panorama internazionale, in particolare  San Paulo Calling: progetto nato a gennaio che si propone di studiare le politiche di San Paolo in Brasile, per il territorio e per il diritto ad un ambiente sostenibile, in relazione con altre realtà mondiali come Mumbai, Medellin, Roma, Santiago e altre ancora.






Tra le mostre sono stati presentati inoltre i progetti e le realizzazioni nati attraverso il bando RI.U.SO. per rigenerazione urbana sostenibile; tra le letture e i seminari, sono state affrontate tematiche generali su cosa vuol dire “fare la città” oggi, momento storico che si va sempre più fortemente caratterizzando per la qualità ecologica e la sostenibilità (criteri attualmente discriminanti per qualsiasi operato); infine tre workshop: “la lettera architettonica”, “Happinessie Perugia: il mostro della felicità” e “Parasite Perugia Project”.

















Di seguito scatti fotografici di alcuni ospiti presenti alla quarta edizione di FestArch dedicata al tema :

Le città nella città 

ANDREAS GJERTSEN Tyin Tegnestue Architects


ANDREAS GJERTSEN Tyin Tegnestue Architects

ANDREAS GJERTSEN Tyin Tegnestue Architects



L'Architetto Julien De Smedt

L'Architetto Julien De Smedt

L'Architetto Julien De Smedt L'editor Matteo Poli



Il fotografo internazionale Iwan Baan


L'Architetto Dan Wood, WorkAC



Iwan Baan con Lars Müller


L'editor Matteo Poli


ANDREAS GJERTSEN Tyin Tegnestue Architects

Christiane Burklein


IL FESTARCH  LA   NOTTE







         MOBILITA' URBANA A PERUGIA 





La particolare conformazione planoaltimetrica del centro di Perugia, in cui sono concentrate peraltro funzioni di rilievo amministrativo urbano e territoriale (Comune, Prefettura, Università, attrattori turistici di rilievo, etc.), ha imposto alle Istituzioni Locali l’adozione delle adeguate strategie operative in grado di sviluppare il concetto di mobilità urbana a Perugia, pur salvaguardando la necessaria fruizione di quelle aree centrali che rappresentano un patrimonio storico/artistico per la città.
Le scale mobili di Perugia rappresentano quindi il progetto globale dedicato a favorire il collegamento fra la parte moderna e quella contemporanea di Perugia; la fragilità del tessuto urbano e le esigenze di carattere ambientale che si rifanno ad uno sviluppo sostenibile del territorio, hanno inoltre, già da tempo, indirizzato il comune di Perugia nella ricerca di una politica di limitazione dell’accesso veicolare sostenuta da interventi in grado di garantire la mobilità delle persone all’interno del centro storico, il cui assetto planoaltimetrico, come ribadito, presenta forti dislivelli.
Le scale mobili quindi, come sistema di viabilità pedonale, nascono all’inizio degli anni ’80 come progetto di collegamento della parte alta del centro storico con il sistema di parcheggio di assestamento ordinato per decongestionare i tessuti storici dal traffico. La prima scala mobile realizzata collega la centralissima Piazza Italia, posta sull’Acropoli, con Piazza Partigiani, ai limiti della città storica, ed è divisa in più tronconi al fine di assecondare in modo armonico l’andamento del terreno; il percorso meccanizzato è stato realizzato con diversi punti di raccolta dell’utenza e ha favorito alla città il pieno recupero di ciò che resta della Rocca Paolina e delle sue antiche strade sotteranee.
E’ quindi un percorso molto suggestivo e rappresenta a tutt’oggi la principale porta d’accesso alla parte alta del centro storico.
Successivamente, il secondo tratto di scale mobili ha collegato Viale Pellini con Via dei Priori, rivitalizzando una delle più belle strademedioevali della città. Il terzo tratto collega invece Piazzale Europa, Piazzale Bellucci e Corso Cavour.